Se bastasse un nostro bradipo!

Perché cosa c’è di più bello che parlare con il proprio amore, fantasticare su una vita ancora insieme e un piccolo grande desiderio comune? Come prendere magari un bradipo quale animale domestico. Lui, il bradipo, sarebbe anche un’unione di me e te, oltre che l’animale più buffo, dolce e lento che esista. Con un nome astruso come solo noi potremmo dargli. Bello sarebbe se fosse così! Se potessi realmente pensare a tutto questo come ad un possibile futuro da sogno e non ad un sogno soltanto, irrealistico, infantile e irrealizzabile.

Questo pensiero di lui brucia più di quanto accarezzi. Perché è così, parlare di amore a tempo determinato viene male, non si riesce. AMORE è un pacchetto unico con irrealtà, sogni e desideri che richiedono un tempo di immaginazione pari ad infinito.

Invece questa condizione è come non potersi mai lasciare andare, mai abbandonarsi a lui, mai abbassare la guardia, perché basterebbe un singolo momento di distrazione affinché lui possa farmi nuovamente male. Perché le emozioni forti arrivano in un attimo e quando meno te lo aspetti, come fu all’inizio: pensierosa altrove, occupata in tutt’altro, lui arrivò e senza permettermi di capire, senza chiedere il mio consenso, senza coinvolgermi nella decisione, mi fece innamorare. Fui fottuta, il mio pensiero non si muoveva più senza lui. É così, l’ amore non torna più indietro, può solo che andare avanti!

Mi sento come allora, fregata! Dovrei amare qualcosa su cui non posso contare, fantasticare, non posso mai andare oltre. Devo rimanere coerente, razionale e con i piedi per terra, ma come si può in amore, dove nulla è coerente e tutto è follia. Forse questa impossibilità di immaginare un futuro assieme me lo fa desiderare ancora di più. Ma come faccio se quando mi racconta di un tappeto io penso ad una casa assieme, se facciamo colazione penso a questo momento ripetersi ogni mattina per giorni infiniti. Penso che vorrei addormentarmi sempre con lui accanto, averlo nel mio letto, svegliarlo al mattino, fare colazione con lui, ognuno la sua vita, ma la sera di nuovo io e lui, oltre il mondo e con il mondo. Perché quando sono con lui l’universo mi pare affrontabile, l’esistenza tollerabile e mi scappa quasi un sorriso sulla vita. Perché con lui io sto bene, ma questo BENE non riesce ad essere sereno, perché sa che non sarà così per sempre, che le cose sono complicate e che non si semplificheranno.

Più di tutto so che potrei stare di nuovo male e questo pensiero non mi abbandona mai, mi assilla ad ogni sua parola ed azione. Penso alla capacità che ha di farmi soffrire e come anche se non vorrà, lo farà. Il mio dolore è prevedibile date le circostante e io sto accettando silenziosamente ciò che potrebbe distruggermi, violentandomi di fare finta di nulla, una violenza vana!

Perché un amore in queste condizioni non respira, non ha aria sufficiente per pulsare la sua energia. Soccombe e si slabbra in se stesso. Quando qualcosa non riesce a prendere vita finisce con il morire.

BASTASSE UN BRADIPO A PORRE RIMEDIO A QUESTO NOSTRO AMORE NATO MALE.

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