Una scrittrice, che non conoscevo prima d’ora, riuscì a dare vita ad un pensiero che non sapevo concretizzare.
Fu semplice nell’affermare che vi è una grande e sostanziale differenza fra il “separarsi” e il “districarsi” da una persona.
Nel primo caso, un taglio è netto, quasi medico con limiti e confini ben definiti. Quello che ieri era, oggi non è più.
Nel secondo caso, è un tentativo di uscire da una situazione in cui eravamo parte, con il rischio dunque che nell’allontanamento qualcosa di nostro rimanga incastrato. Qualcosa resti a lui e il “mi manchi” sarà sempre mi manca quella parte di me che è rimasta a te.
Inutile dirvi quando si presenta l’una situazione e quando l’altra
Sto detestando l’idea di credere che non innamorarsi sia la soluzione.
No, non è una soluzione, infatti. Nascondere la testa sotto la sabbia per evitare di vivere non lo è mai.
è UN CALMANTE NECESSARIO ALLE VOLTE:)
Bello il concetto della differenza tra il separarsi e il districarsi.
Sembrerò cinico ma più che non innamorarsi la soluzione, a volte, sembra essere quella di “sovrascrivere”.
Cosa intendi con sovrascrivere?
” non innamorarsi” sonno essere la soluzione, bensì il mezzo più concreto per tutelarsi da un possibile, talvolta garantito, dolore…
Non innamorarsi non credo sia fisiologicamente concepibile per tempi lunghi. Per “sovrascrivere” intendo che se trovi una persona con la quale provi feelinganche se non come il tuo ultimo ex, provi comunque a esplorare queella strada, e a rivalutare i ricordi passati in modo positivo rivivendoli (in parte) con la persona nuova.
Hai ragione! Non amare non é.fattibile, anzi accade quando non sei emotivamente disposta e pronta
Ma “sovrascrivere” è forse l’unico modo per dare un nuovo amore a me stessa e alla persona con cui lo sto vivendo