Poi vedi la tua grande amica affrontare quello che mesi prima fu il tuo dolore con coraggio.
Il coraggio che io non seppi avere, nel ripartire sola.
Con maturità, la maturità che non seppi dimostrare soffocata dalla delusione che provavo.
Con dignità, la dignità che non seppi mantenere troppo impegnata a recuperare i pezzi che di me andarono frantumati e dispersi nei pensieri impuri; senza ragione ma nel solo sentimento. (Maledetto sentimento che nasce in buona fede e muore in fede cieca, scema stolta emozione)
Ma soprattutto con razionalità, una razionalità che non ebbi nemmeno nelle circostanze più banali,
faccio l’autostop se perdo il bus, salto il tornello se sono in ritardo, vivo d’impulso circa tutto, circa troppo
come avrei potuto essere ragionevole quando credevo di aver perso qualcosa di veramente importante,
quando credevo che nulla avrebbe più riavuto un senso, né nessuno lo avrebbe restituito a me.
Che non sarei riuscita a proseguire..che era troppo dura per me.. che fragile mi sarei spezzata.
Mi feci male, molto male. Mi volli male, mi sentii sbagliata, costantemente sbagliata per ognuno, mi appigliai a chi non seppe capirmi e mostrai le mie fragilitá a coloro che ci giocarono, mi esposi e persi.
Ma fu un’emozione, un’emozione di merda, ma emozione. E dicono insegnino..
Dovevano passare mesi, lacrime, desolazioni e la più assoluta perdita di fiducia e speranza nel prossimo e nel futuro, per vedere l’esemplare reazione di un’amica più reattiva di me. E fu il più bel insegnamento, il suo.
Un’amica, coetanea, collega, che mi mostrò con l’esempio che hai dei grandi dolori si puo ridere, che dai mali peggiori si può riemergere e che comunque qualcosa di bello, che non sapevo vedere, rimane.
Ps:scusa ma ancora di chiamo odio
Non ricordavo che ero tuo follower. Ti ho letto…stempera tutto, si, in una emotiva, sonora risata.
Grazie, spero ti sia piaciuto nonostante la risata. In caso contrario buon venga cmq per la risata, è sempre un onore provocarla nel lettore:)
Mi è piaciuto moltissimo, altrimenti non ti avrei scritto. Per il resto è mio costume adoperare, sempre un tono di leggerezza