Poi ti riempi, ti riempi di emozioni, di cibo; ogni emozione ed ogni cibo, fino a scoppiare.
È una malattia la bulimia, rientra nei disturbi alimentari. È grave, grave come ogni malattia, è seria nella misura in cui è un’auto lesione che non riusciamo a controllare ed a gestire. È sempre lei, Ana..Mia..o come la vogliate chiamare che prende il sopravvento.
Eppure continuiamo ad esserci, noi, invisibili agli occhi dei più, incapibili agli sguardo di molti, inafferrabili all’osservazione degli amori e riscontrabili alle diagnosi dei medici.
Mai capirò bene questa malattia, credo nemmeno lei sappia spiegarsi come ogni malattia d’altronde, non se ne conosce mai l’inizio esatto e mai si saprà quando e se finirà.
Eppure tutte quell’emozione che entrano per poi esploderti dentro sono rassicuranti, come se anestetizzassero le ansie e i dolori. Prendi una pausa, in cui riesco finalmente, semplicemente a NON PENSARE.
Che grande sollievo, anche a costo di star male, anche a costo di non respirare e di soffocare, tutto per quell’inutile immancabile momento di assenza del pensiero
E’ un modo di avere il controllo su qualcosa (il cibo) quando tutto il resto e’ fuori controllo. Per estirparla bisogna capire qual e’ il problema che la scatena.
Grazie, si purtroppo lo so bene. Ma quando le origini sono molteplici e si intersecano fra loro diviene complesso:(
In ogni caso è bello quanto hai detto, ti auguro in ogni caso di non esserci mai passata e in caso fosse di esserne uscita e stare bene.
Un grande abbraccio
Per fortuna è stata una parentesi breve, si è risolta da sé, ma solo guardando indietro è stato possibile capire perché c’era stata. Devi essere più forte degli impedimenti che ti portano a finire nelle braccia di questa malattia assurda. Perché si, a modo suo è una malattia e spesso neppure dettata da cause che ci si è cercati.
Bisogna imparare a conoscere se stessi per gestire i disturbi alimentari. tutto dipende dai pensieri… perché è quello che pensi che genera le emozioni ed è la presenza o l’assenza di emozioni a spingerti verso il cibo… ma questo immagino che tu lo sappia già.
Tieni duro. Che quando si matura le cose si aggiustano.
Ciao.
Grazie:)
Spero davvero che con la maturità arrivi anche un po’ di “sanitá” fisica e magari anche mentale!
Un bacio e a te il meglio
Un po’ di aiuto aiuterebbe… non sei invisibile, qualcuno può prendersi cura di te, ne sono sicura!
Grazie della speranza, ogni tanto la perdo anche io:)
È molto difficile, a volte fatico io stessa a stare con me!
Il troppo spaventa e io temo di essere tale certe volte…
Ma grazie di cuore per il pensiero, un abbraccio;)
Non disperare mai! Un abbraccio
ci si riempie fimo. a chiudere quella voragine di bisogno d’amore mai sazia. una voglia di indigestione. ci sono stata e lo so bene. purtroppo. e non è mai abbastanza distante….. purtroppo.
No, credo sia una voragine che si porta dentro. Sono speranzosa che si impari a conviverci!
D’altronde si vive di gioie, miste dolori.
Andrà meglio, andrà bene:)
Un abbraccio<3
E ti prende la voglia di perderti nei mille gusti nello stomaco e non li distingui ma a te va bene,un mucchio di veleno dentro di te poi due dita in gola e sparisce tutto persino la tua anima,ti rialzi ti accarezzi la pancia e ti senti fatta di niente.e di niente vorresti rimanere almeno fino al prossimo delirio.l obesitá ha la stessa faccia della tua medaglia.sii forte
Da tutto si guarisce, da tutto si rinasce.
Ti auguro il meglio, presto!
La bulimia.
Insidiosa…un fugace “no, questo è meglio che non lo mangi”, anche quando da anni non vomiti più. Un rapporto col cibo mai del tutto sanato, ma finalmente un po’ meno malato.
E la sicurezza che le lotte con me stessa sono servite, se non altro, a crescere e che, come con la depressione, è una battaglia che non si esaurisce mai, anche quando silenziosa (almeno per me).
Ti capisco troppo bene, purtroppo.
Mi sembra che hai una bella vita e di questo ne sono felice, godetene ogni momento, di te, di lei, di voi e di tutto quello che hai. Bulimia, depressione, rimarranno in secondo luogo
Lo faccio, e spero che lo stesso sia per te.
Bulimia e depressione hanno smesso di avere quel potere che avevo lasciato loro. Sono in agguato, sempre, ma sono ormai solo scomode e vecchie compagne di viaggio e non ostacoli alla mia felicità 🙂
Ho la fortuna di non aver mai sofferto di questo tipo di disturbi, però ricordo bene la voglia di “spegnere l’interruttore della testa” qualche volta, smettere di rimuginare, reimpastare i pensieri, snodarli e riaggrovigliarli. L’atarassia non credo sia la soluzione, né anestetizzare i sentimenti, ma imparare a riconoscerli, comprenderli, “farli tuoi”, sentirli come una parte di te amata, così come i sentimenti, anche quelli negativi. Forse per fare questo è bene anche chiedere aiuto, come diceva Silvia. Non sempre basta “crescere” e se non impariamo a prenderci cura delle nostre emozioni, loro riemergeranno in maniera molto più incontrollabile. Sono “tue”, abbi fiducia di poterle gestire!
Un saluto e grazie del passaggio
Alexandra
Grazie Alexandra, si credo pienamente in tutto quello che hai detto.
Sulla gestione ci sto lavorando, sul volersi bene è parecchio innaturale per quanto mi riguarda ma anche lì sto cercando di progredire:)
E si, nemmeno io credo che l’atarassia possa essere una soluzione, ma alle volte ne simula la sostanza:(