E non c’è peggio dell’aggrapparsi al passato,
come qualcosa in sospeso. Non elaborato.
Ma come si potrebbe altrimenti?
Chi trascina lontano dalla mia mente le persone perse, mai viste o approfondite;
le occasioni sbiadite, gli abusi e le violenze;
quella magrezza insana e disperata, quell’amore in disuso;
i medici in clinica e le loro conoscenze sulle nostre inesistenze.
Come si può archiviare il passato se è parte di noi, ciò che fummo e senza cui non saremmo?
Basterebbe conviverci, eppure ancora non vi riesco..
Pesante, ingombrante e invasivo si fa spazio nella mia mente,
spalanca le mie difese e mi allontana dalla mia percezione, distoglie infame.
Per rigettarmi nei ricordi, maledetti ricordi che non si attenuano mai.
Irruenti mi pervadono e violenti mi devastano.
Fragile, disorientata e desolata me, che ancora non riesco a piangere dei miei dolori
VORREI SOLO VERSARE QUELLE LACRIME DA TROPPO TRATTENUTE,
piangere te, per perdonare me e per amare lui, la vita e tutto quello che non sei tu
Per solo accettare che non sei più con me
Piccola cara la tua sincerità aperta merita un abbraccio delicato e affettuoso. Non sei sola se canti il tuo dolore.
È bello sentirselo dire, anche se da lontano, anche se non ti conosco e mai conoscerò 🙂
Grazie, di cuore!
L’affetto spontaneo per un altro esserino è gioia di vita per me…questo ci resta e ce lo teniamo stretto…non ti pare? Un abbraccio ancora
Caspita, mi rivedo in ogni parola
Complimenti 🙂
Per il dolore che provo?ahaha
Grazie 🙂
Beh, non è dato a tutti di saperlo manifestare, di saperlo accettare e perché no, di saperlo scrivere così bene!
Ti cito Cioran, uno che con il dolore c’ha scritto una trentina di libri ahahah :
“Una lacrima ha radici più profonde di un sorriso.”