Credevo nemmeno esistesse più questa foto
Quando tutto pare il paragrafo di una vita altrui…non mia…e non credo di rivolerlo
Uno degli esami passato, il terrore di non farcela, di non essere all’altezza…il primo anno di università!
La prima volta fuori casa, lontana da quella famiglia che mi stava opprimendo d’amore mentre si faceva una guerra crudele e senza tregua…piuttosto le coinquiline, le bollette ed un affitto
Le prime esperienze fuori dalla clinica, da dove tutto pareva ovattato e protetto, al punto di farmi temere di non riuscire ad esistere fuori, nel mondo reale
Il primo amore: una donna! Quel sentimento forte di inconsapevole perdita di contatto con la realtà.
Non scelsi ciò, neppure mai lo immaginavo, vi assicuro; avessi avuto mai un singolo secondo per realizzare e deliberare, mi sarei ritratta prima di spezzarmi..così non feci
Mi immersi nel fango di quell’amore. Mesi e lacrime per ripulirmi
Eppure spiegatemi perché quanto ti guardo tutto appare ancora così unico, insostituibile, inavicinabile eppure per sempre
E tu ancora così bella, in una sola foto che ancora tengo…il bracciale del Brasile, Gelsomina cucciola e gli occhi tuoi
E tutto mi sembra arrestarsi a quel momento…non ricordo quasi che non ci parliamo, che mi sono innamorata per davvero questa volta, che il tuo silenzio sa farmi ancora male, che non sei più nelle mie giornate, messaggi, priorità
Che non è più quel primo anno di università a Pavia, anoressica, innamorata, terrorizzata, ignorante di te e sola
Mi piace tanto come scrivi…
Grazie, sei gentilissimo<3