Io te e il mondo fuori (troppo fuori)

Sento che la mia vita di prima non coincide con l’attuale.
Sento che non sono pronta a chiudere con il passato,
che mi mancano le amiche, le situazioni che erano, la me che non sono più.

Perché tutto fu veloce, molto veloce, troppo veloce
E oggi non indietreggerei.
Oggi non perderei l’Amore che ho con te.

Ma rinuncerei a degli affetti preziosi per me
Lascerei indietro circostanze e persone importanti,
non so se tutte sapranno aspettare..
Perché dopo le chiamate senza risposta si cessa di chiamare, è l’abc in fin dei conti…
Qualche chiamata potrebbe mancarmi. Qualche silenzio potrebbe assordarmi.

Forse è il rischio.
Forse il possesso.
Forse uno sbaglio (il mio, di voler essere chi non so essere).
Un pesce fuor d’acqua, in un acquario dalle pareti invisibili.
Libera e felice.
Finché non tento di andar oltre e impattando nel vetro, invisibile trasparente e vigoroso, guardo il fuori che sento di non poter toccare con mani mie. Sol che accompagnate dalle tue, solo a condizioni. Unilaterali e precise. Autoritarie e tue.

Un guinzaglio troppo corto di un amore troppo complesso
Ancora però credo, strenuamente e senza forze, in me e te.

In un Noi che un giorno potremo restare, senza ritornare.

Perché in Amore esco sempre esasperata, altrimenti non uscirei. Non uscirei dall’Amore mai se non fosse che per sfinimento arrecato..

Senza fiato, ormai ho imparato che tutto l’appreso con l’Amore, tenace lo risbaglio ogni qual volta.

Lezioni vane di un’esistenza precaria,

e vorrei ciononostante sapessimo vedere oltre.