Erasmus…cosa dire su questo incredibile progetto eleborato circa 30 anni fa da Franck Biancheri, politico francese la cui vita ci può fare ben intendere perché, come nacque il progetto Erasmus (Region Action Scheme for the Mobility of University Students) e quale dovrebbe essere il suo obiettivo, talvolta perseguito talaltra dimenticato.
Credo sia emozionante, credo sia unico, indescrivibile e essenziale da vivere almeno una volta
Questo credo …si ma per coloro che sono in una situazione emotiva e personale adeguata per viverla a pieno, dedicarcisi, buttarcisi per uscire dalla comfort-zone e che stanno bene, sono felici, non sentendo di sgretolarsi lentamente da dentro, come polvere di una costruzione in distruzione.
Per coloro che vivono tutto ciò per la prima volta..
Io personalmente ebbi un prototipo di Erasmus già anni fa, a Londra,16 anni, prendemmo un grave richiamo dalla polizia locale per detenzione di alcolici (stavamo bevendo una birra sul lungo Tamigi) essendo minorenni. A quel tempo ignoravo la rilevanza che ciò potesse avere all’estero…sopratutto essendo italiana non immaginavo la serietà con cui veniva concepita in U.K 🙂
Ebbi un intenso, emozionante e disinibito Erasmus anche per i 3 anni a Pavia. Un mix alcolico di feste di collegio, festini privati, salotti collegiali, cene senza fine di notti senza inizio.
Ubriacanti esperienze e ricordi sorprendenti.
Vivetti tutto questo quando per me fu il momento giusto di viverlo e fu meravigliosamente perfetto.
Ora non è il mio turno, sono in attesa di altro
Perché pur non sapendolo quello che ancora si cerca talvolta è già passato, non resta che arrendersi al presente.
Attualmente il mio reale presente sarebbe dovuto essere altro: una stabile serenità, un connubio di Amore, di convivenza felice e coinvolgente, nel calore delle lenzuala di casa, di protezione, tranquillità e spensieratezza di un nucleo che avrei voluto chiamare Casa e Famiglia
…inutile ribadire quanto cercare tutto questo nell’ambito di un Erasmus sia a dir poco un ridicolo e disilluso eufemismo.
Il medesimo paradosso che sarebbe l’andare ad Ibiza in viaggo di nozze.
Eppure lo feci, lo ho fatto, lo sto facendo e vivendo
E che caos…quando pur di non rinunciare a nulla, si fa tutto e si finisce con il farlo male.
Perché la realtà è questa: non ho saputo sacrificarmi, non ho saputo scegliere
Volevo l’Amore e volevo l’Erasmus…mettendo insieme due circostanze alquanto inconciliabili, viste le specifiche circostanze.
“Botte in carestia e moglie lievemente alterata”…inutile constatare la frustazione, la difficoltà e la paura nel coniugare queste situazioni… talvolta ad incastro talaltra a contrasto.
Erasmus= se lasci a casa ansie e malattie
Cerca di parlargli di come ti senti, la comunicazione è importante, non è giusto che tu ti senta così e lui non lo sappia. Provaci.
Grazie di cuore per il consiglio
Lui sa, capisce anche più di quello che gli spetterebbe capire
Ho trovato un tesoro, il problema è solo mioun
Ma grazie di cuore di aver letto, commentato e consigliato 🙂
Un saluto!
Molto bella questa tua riflessione, profonda e vissuta in…Anch’io volevo farlo ai miei tempi ma chissà per quali motivi che neanche ricordo, non lo feci…. Ma mi divertii un sacco lo stesso all’università (e studiai come un mulo, pure questo). Goditi la vita e quello che ti offre ORA perché forse un giorno potresti anche rimpiangerlo…:)
Grazie come sempre.
Riguardo l’erasmus..anche io tentennai parecchio prima di decidere e fino al giorno prima pensavo ancora di non partire e di non buttarmi in questa avventura
Non so spiegarti come mai io sia qua, la cosa che più mi manca sono i miei ritmi ed impegni
Sono una persona tristemente strutturata, prima di cose da fare resto sola con me stessa e wow…diventa un disastro ciò
Grazie ancora Carlo, un bacio:)
Cosa vuoi dire con “sono una persona tristemente strutturata”? Tutti noi abbiamo i nostri lati tristi e quelli più gioiosi e felici, a volte prevale un piatto della bilancia, a volte l’altro, no? Un bacio anche a te (so il tuo nome ma per tua volontà qui non lo dico 🙂 )….
“Tristemente strutturata” nel senso che funziono in presenza di ritmi, abitudini, impegni ben determinati, pressanti e continui
In assenza di tutto questo, con maggior tempo libero, perdo me stessa, incapace di godermi questa libertà, mi sento smarrita ed in confusione. Incapace di apprezzare e sfruttare il tempo che avrei da passare in compagnia di me.stessa, per conoscermi meglio. Mi spavento e vado del panico
Dunque, tristemente strutturata, come incapace di essere libera.
È sempre un piacere risponderti 🙂
Un Bacio
Riesco a leggerti solo adesso, scusami. Vedrai che col tempo, un passo alla volta, arriverà quella primavera che tutti agogniamo anche per te, inizia oggi sul calendario (o domani), ma presto anche per te ci saranno ritmi più consoni al tuo volere e al tuo Essere. e lo auguro con tutto il cuore….SE poi hai voglia di scrivermi in privato e di parlare insieme, su FB in chat puoi farlo quando vuoi (spero di riuscire a risponderti quanto prima!), buona giornata! 🙂
Ormai ci sei… nn è mica una sentenza a vita. Goditi quello che puoi … true love waits come dicono i radiohead 🙂
Grazie, si credo anche io l’unica sia viverlo al meglio
Grazie di cuore, un saluto
E allora goditelo il resto verrà sei talmente piccina 🙂
Venerdì posto la mia esperienza erasmus a Londra, e al tempo della selezione ero fidanzata… bello il tuo, passa dal mio se ti va 🙂
Brava!
E poi…? Cos’è successo con il tuo amore? E’ sopravvissuto a quell’erasmus? Sto per vivere una situazione simile e la paura inizia già a distruggermi.
No, ma non per l’Erasmus…c’erano altri buchi, è entrata acqua.
L’Erasmus può essere bellissimo, stai tranquillo
Per me, a modo nostro, lo fu
Lo spero…anche perché quella che starà ad attendere sono io!
Mi dispiace comunque per la tua storia. Grazie, per aver risposto, ti abbraccio