Un’altra fine e un altro inizio.

Alla fine di ogni artifizio,
di ogni progetto,
idea o volontà…

Alla fine poi si crolla.

Torna quel vuoto,
quel nodo alla stomaco
e quella morsa alla gola,

che stringe forte
e sembra l’aria non riesca proprio a passare.

Allora prosegui,
anche se le mani tremano
e la testa non è presente
ma la tabella deve essere completata e
la memoria finita
perché i depositi al T.A.R sono da inviare entro le 12.

Me lo ripeto senza tregua:
“i depositi al T.A.R sono entro le 12”
“i depositi al T.A.R sono entro le 12”
“i depositi al T.A.R sono entro le 12″

Eppure non riesco
la testa piange
e il cuore si è bloccato.

Ebbene si, per la felicità di chi lo voleva,
anche da lontano, da laggiù, mi hai, ancora una volta, uccisa.

E tu non lo sai, ma oggi non era davvero la giornata per tornare così violentemente.

Oggi non potevo farcela
Oggi non c’è la faccio.

Allora riprendo a tremare
il cuore pompa veloce,
forte, molto forte
mi pare voglia uscire,
anche io vorrei uscire da me.

Una me che non sa contenere tutto ciò,
non sa fare ciò che fa
non sa gestire ciò che perde.

Un’altra fine e un nuovo inizio. Come è giusto che sia!

Allora mi ripeto:
” i depositi al T.A.R sono entro le 12″

2 commenti

  1. Capisco quanto sia dura sentire di aver perso e dover trovare un modo per ripartire e tornare a splendere.

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