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Quanto struggimento in un titolo che è un richiamo a dirti…ed io ti dico: lascia che sia… e vivi vivi nell’indeterminazione di ciò che accade sono infinite le combinazioni d’atomi e particelle…basta, a volte, solo un battito di ciglia o un sorriso…come questo, ad esempio… 😊😘
Il dubbio fa sempre male, ma la consapevolezza a volte è peggio.
La consapevolezza è SEMPRE peggio. Sapere e capire sono sovente realtà drastiche da accettare
Personalmente, ma non solo (vedi, per esempio, Buddha, giusto per fare un grande nome), la CONSAPEVOLEZZA è sempre meglio dell’ILLUSIONE, che in fondo è la sua “reale” alternativa.
È vero che la consapevolezza implica sempre dover prendere atto di “realtà drastiche da accettare”, e quindi un iniziale dolore, ma tale dolore non dipende da lei, bensì dall’inevitabile crollo dell’illusione; e quanto più a lungo questa è stata in piedi, tanto più “drastico” e drammatico è il suo crollo – cioè, letteralmente, la delusione.
Ciò che poi lascia in eredità la consapevolezza, una volta esauritosi il crollo dell’illusione, è uno sconfinato senso di infinito, di cui una delle migliori espressioni a parole è questa celebre frase attribuita ad Eraclito: “i confini dell’anima, andando, non potrai (mai) trovare, per quanto tu ne percorra tutte le strade: tanto profonda è la sua ragion d’essere (lógon)”.
Con questa intima consapevolezza, quest’estate ho capito che “vivere è accadere” e che quella che chiamiamo scelta in realtà è un’altra illusione. Per rendersene conto, può essere utile porsi queste due “semplici” domande: chi sceglie? E perché sceglie ciò che sceglie, e non altro?
Nell’intima consapevolezza di essere l’infinito di cui parla Eraclito, queste domande non hanno “concreta” risposta, e la scelta apparentemente compiuta risulta essere una semplice manifestazione di un imperscrutabile divenire, di fronte al quale si spalanca la nostra meraviglia: e così la vita nel suo svilupparsi ci appare progressivamente come stupefacente opera d’arte, sublime gioco di fantasia di un’intelligenza divina, che è nulla di ciò che è dato alla nostra mente di poter conoscere (e questo è il nulla di cui parlava Buddha).
Questa è la consapevolezza (o l’illusione?) cui sono giunto più di recente. In caso di ulteriori sviluppi, ti farò sapere. Frattanto, di fronte al misterioso senso dei successivi accadimenti della mia vita, resto… a bocca aperta 😰.
Ti mando un bellissimo abbraccio e ti auguro un divenire conforme al tuo destino più alto (alias, conforme alle tue più ampie possibilità).
Aloha
Bellissime parole, che capisco e in cui credo fermamente. Tuttavia attuarle nel mondo reale e non perdere di vista, non è semplice
“Esistere significa poter scegliere,
anzi essere possibilità ma ciò
Non costituisce la ricchezza,
bensì la miseria dell’uomo.
La sua libertà di scelta non rappresenta la sua grandezza
ma il suo permanente dramma.
Infatti egli si trova sempre di fronte all’alternativa di una “possibilità che si”
e di una “possibilità che no”
senza possedere alcun criterio di scelta.
E brancola nel buio,
in una posizione instabile,
nella permanente decisione
senza riuscire ad orientare la propria vita,
intenzionalmente,
in un modo o nell’altro.”
“Non abbiamo la possibilità di cambiare molte cose che la vita ci mette davanti, ma possiamo scegliere come affrontarle, quanto farci influenzare da esse e quanto lasciare che ci trasformino dentro.”
“Nessuno ci fa del male.
Siamo noi che ci facciamo del male perché facciamo cattivo uso del grande potere che abbiamo, il potere di scegliere.”
“Se potessi
sceglierei l’oggi,
sceglierei il sublime,
lo sterminato e solo.
Ma non possiamo essere per un giorno.
Scelgo tutti i domani che verranno,
e lascio perdere il resto.”
“Nella solitudine, il solitario divora se stesso.
Nella moltitudine, lo divorano molti.
Ora scegli. ”
Non tutti quelli che si amano stanno insieme:
Nulla di più vero. A volte per amarsi, bisogno lasciarsi..
Bellissima la prima e l’ultima
Si, ma il punto non è esattamente questo.
Non so se hai visto il video, ma se credi e sei convinta d’amare ancora questa persona,
se pensi che ne valga la pena, e, se dall’altra parte c’è ancora un sentimento che brucia nei tuoi confronti:dovresti di conseguenza e ancora una volta “Sceglierla” tornando al tuo posto,
scegliendo d’essere felice con la persona che ami davvero.
Tutto il resto poco conta, o almeno è così che la vedo 🙂
Sembra facile, non lo è, ma tentar non nuoce.
“Il mio cuore teme di soffrire”, disse il giovane all’alchimista, una notte che entrambi contemplavano il cielo senza luna.
“Digli che la paura della sofferenza è peggiore della sofferenza stessa e che nessun cuore ha mai sofferto mentre inseguiva i propri sogni”.
– Paolo Coelho L’Alchimista
Non è il cielo a spezzare prematuramente il filo della vita degli uomini;
sono gli uomini, con le loro aberrazioni, che attirano la morte su di loro nel bel mezzo della vita.
Mong Tzu
La Vita che sei è la massiam espresione di quello stesso punto Luce del tuo Cuore che di manifesta in ogni tua infinita espressone già Presente
AnimA (Francesco Ciani)
Grazie per queste frasi. Sono importanti 🙂
Devo leggere l’alchimista. E informarmi su Mong Tzu
grazie, cerca nel mio Blog : L’Arte di Vivere https://successclubprofessional.com/
buona giornata by AnimA
Io credo che in qualche modo abbiamo sempre la capacità e la possibilità di poter scegliere, ma a volte scegliamo di non poter capire.. per qualche motivo.
Scegliamo di non voler scegliere, quando la scelta comporta ciò cui non siamo preparati.
Grazie della lettura e del commento
Anche il non scegliere è una scelta, solo che si chiama in altro modo, omissione.
Scegli sempre o la vita lo farà per te…
Emblematico “sinottismo” di un sistema ciclico di eventi a cui non è possibile dare un adeguato riscontro. In pratica o vivi oppure vivi lo stesso.
Dove accettare incondizionatamente ogni scelta riflessa altrui rappresenta un carcere senza cancelli, dove l’unico spazio aperto è il nulla.
Ho potuto leggere qualche pagina del tuo blog e trovo comunque un elemento affine ad ogni post, ossia la felicità in misura di qualcosa o di qualcuno.
Credo che questa sia la strada intrapresa da tutti ormai. Ma la domanda fondamentale è: lui/lei o quella situazione sono veramente la felicità che io cerco?
Quanto di tutto ciò che vediamo corrisponde al vero e quanto invece è la causa di una nostra proiezione?!
Forse si deve necessariamente cambiare occhi o modo di vedere le cose?!
Mi “allego” anche io al tuo quesito occultato in affermazione!
Io credo niente e nessuno possa determinare la nostra felicità fuorché noi.
Tuttavia, da anni da questa consapevolezza, erro elemosinando da altrui un sorso di felicità
Non ti conosco però è una domanda che mi pongo, provocando in me curiosità a livello umano: perché elemosini questo boccone di presunta felicità pur sapendo che ad ogni morso sarai costretta a deglutire sabbia?
È probabilmente un’inconsapevole auto-punizione
Punizione per cosa?
Anche se alle volte io stesso me lo dimentico, tutto ciò che hai bisogno per essere felice è davanti al tuo specchio quando ti guardi e cerchi di riconoscerti ma non riesci a trovarti.