“Quest’anno non potrò cercarti fra la folla, per chiudere e ricominciare con te.”

Ho perso voli
Ho perso treni
Ho perso amori

E poi,
alle 00:00 sono due anni che ti cerco.

Nel momento in cui ti volevo, ti perdevi

Nel momento in cui ti ho donato me, mi hai tradita

Nel momento in cui ero pazza di te, mi hai barattato.

Per sicurezze, per fedeltà, per ignoranza, per tutte le false illusioni, di garanzie, di tutele, che in verità mai esisteranno
hai perso me.

30 dicembre 2018

Di quest anno…
posso dire…
Grazie a ciascuno:
grazie a chi mi ha promesso una vita per restituirmi una morte;
grazie alla Malattia, che ogni giorno mi ricorda chi sono stata e che dal passato non si scappa;
grazie alla famiglia che non smette di raccogliere i pezzi, ogni volta che mi smonto, ove mi distruggono;
grazie a chi mi ha ascoltata, senza giudizio;
grazie a chi mi ha criticata, minacciata e spaventata…

Sono cresciuta e cambiata per merito di ciascuno che ha abitato la mia vita.

Grazie a chi se ne è andata, senza guardarsi indietro.
Grazie a chi non riesce a lasciarmi andare, perché sa che è più forte di quanto vorremmo.
Grazie a chi mi legge le lacrime, senza pretendere che cessino.
Grazie a chi mi accetta per il caos che ho dentro e non pretende le chiarezze cui non dispongo.

Amo, ma non so amare.
Non mi hanno insegnato ad amare.
Non mi hanno dato il tempo per prepararmi, né manuali su cui studiare.

Mi ci sono schiantata ogni volta, con l’Amore, senza air-bag.
Mi sono ferita, lesa e distrutta.
Eppure le lacrime d’amore sono le più pure.

Sono mie, tue…
sono di chiunque possa capire, anche solo per un giorno, che
ad amare si diventa pazzi, perché per amare bisogna essere coraggiosamente folli.

Altrimenti nessuno, si giocherebbe tutto, si fotterebbe il cuore, si butterebbe nel vuoto, se non per una follia, che chiamiamo “amore”

Amore: quel vuoto che sai dove comincia, senza sapere dove, come e se finirà.
E quando accade, si perdono pezzi,
pezzi importanti di noi, che non ci verranno restituiti.

Bisogna ricostruirsi, ricreare un’anima che è stata distrutta.
Ingurgitare le lacrime, a costo di soffocarsi
e sorride alla paura, al terrore di vivere quel male ancora.

Nel dubbio, scappo anche oggi.
L’Amore resta l’unica emozione che ancora e forse mai saprò affrontare.
Né io, né me.
Entrambe ormai disorientate, terrorizzate e perse nel sentimento d’Amore che muove il mondo in cui abitiamo.

Sarebbe futile vivere senza Amore
eppure, sarebbe saggio non cedere all’Amore.

“Quest’anno non potrò cercarti fra la folla,
per chiudere e ricominciare con te.”

Ti accompagno, nella crescita che ti auguro e che mi aspetto da te.

Intanto Ciao ad un 2018 che prometteva tanto e mi ha dato altro…
Successi e fallimenti si sono coniugati.
Presente e passato si sono riconciliati.
Io e me stessa ci stiamo conoscendo.
Cuore e cervello sono ancora alla guerra fredda.

Ma un giorno mi scalderó a sufficenza.

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