La paura ti rompe in mille pezzi e ti ricompone a suo piacimento.

Sei stanco di me?
Lo sono anche io,
le mie eterne indecisioni mi hanno annoiata.

Eppure, scegliere sarebbe peggio.
Agire, sarebbe infattibile ora.

Allora sbatto un po’ qua ed un po’ là,
nella speranza che qualcuno mi cacci
e qualcun altro mi prenda.

Decisioni altrui prese per me,
perché io non so esserci,
nemmeno per me,
nemmeno per decidere.

Hai cambiato strada?
Hai fatto bene.
Ci sono presenze-assenze che divengono mere mancanze.

Hai deciso tu?
ed è stato giusto.
Ora devi però stare bene, anche per me.
Uno dei due deve stare bene!
Altrimenti sarebbe stato tutto inutile.

Abbiamo l’obbligo morale di garantire almeno un benessere su due.
Io roteo ancora un po’ in questa vita,
finché non si scaricano le batterie.

Allora, forse mi ritroverò.
Ti cercherò
ma tu non esserci.
Qualunque strada avrai preso sarà meglio di me.

Non sarebbe Amore,
se lo si potesse vivere.

Non sarebbe Vero,
se lo si potesse toccare.

La fragranza è invece meglio dell’essenza.
Fa pensare che poteva essere anche ciò che non è stato.

Permette di ricordare che un passato è davvero esistito,
non lo ho sognato,
lo ho intagliato nel cuore e mi ci sono tatuata le vene,
con quel nostro passato.

Fin quando ho potuto,
fin dove ho resistito,
finché amare te non ha significato uccidere me.

Si, ho paura.
Ho una paura aberrante e invalidante di esistere.
Me la ha messa la vita e poi la hai aggravata tu.

Non posso risolverla finché sono qui,
Non posso risolverla con te,
che sei la mia paura più grande.

Non sono ancora emersa dalla morte in cui mi hai gettato,
ma conto di trovarci qualcosa.
Affinché questo viaggio nelle tenebre non sia vano.

Voglio un dolore serio,
ma quanto meno funzionale,
il mio dolore deve avere uno scopo:
non apportarne altro.

Ho scoperto che amare,
fa male.

Per il 2019 ho impacchettato questa pesante consapevolezza e la ho trascinata con me,
per usarla in un anno colmo di esitazione, inconsistenza ed impermanenza.

Finché la mia persona non tornerà a farsi presenza e
magari faremo pace, la parte che ama ed io.

Potrei forse un giorno credere di nuovo in qualcosa,
in qualcuno,
in me stessa.

Fino ad allora smonto tasselli,
perché destrutturati ci si vede meglio
e magari ci si capisce persino.

Oppure,
si può credere al destino.

4 commenti

  1. Meglio fare chiarezza in te prima di giungere a conclusioni: io, ci ho messo diverso tempo ma, nonostante la paura, ho scelto di rischiare perché in ballo c’era molto, moltissimo. Trova la tua motivazione e buttati nonostante le paure. In bocca al lupo!

  2. Bisogna sempre trovare il coraggio di scegliere, di rischiare e di reagire, per non finire spettatori della nostra stessa vita, che non ci aspetta, non si ferma, anzi spesso ci lascia indietro.
    Te lo dice, chi prima stava esattamente come te.

    1. Grazie davvero del consiglio, cercherò di seguirlo 🙂

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