per poi cercarsi nei sogni.
Avrò un cuore giovane, eppure lo sento così pesante
di emozioni,
eppure ancora non so smettere di farmi male, di provare, tentare, cadere.
E sai, il problema che credo all’Amore, all’Amicizia, alle persone, a quello che dicono, che provano.
Io ci credo ogni volta, come una lezione che non imparo,
ancora insisto,
senza considerare il male che mi può fare.
Senza considerare che dovrei isolarmi dell’universo, come facesti tu
per essere incolume,
dalle emozioni di questo mondo.
La salvezza dell’atarassia,
mascherata da ipocrisia.
ed invero ancora tento, perdo, mi devasto, piango e mi rialzo.
E se sapessi quanto piango, forse mi abbracceresti
e non mi criticheresti, o forse no
ma piangerei lacrime disperate comunque.
perchè è così che mi sento spesso, disperata
senza un piccolo posto, in cui sentirmi al sicuro
vago per l’Italia e l’Europa, senza mai riuscire e sentirmi in un luogo che mi dica vagamente fermati, sei arrivata, sei al sicuro, è “casa”
ove possa togliermi le scarpe,
sorridere
e mostrarmi indefesa, quale sono.
Ho una vita scaglionata di pianti, ricordi e rimpianti
più forti, più deboli,
insensati, motivati,
nei treni, nelle strade, negli uffici, nei tribunali,
nelle vite altrui e molteplici mie
eppure, io sento il peso di quelle lacrime,
che senza preavviso mi pervadono le guance e
devastano l’animo, fino a svuotarmi il cuore
“ma ti vedi come sei ridotta?”
“ma che combini nella tua vita?”
“ma possibile che devi ridurti così?”
“ma sei l’unica che non riesce ad essere normale?”
“non fare figli, sono solo delusioni !”
fanculo anche a te sta volta,
fanculo perchè non hai mai capito,
non hai mai compreso chi io sia e cosa io porti dentro,
fanculo perchè mi hai sbattuta da ogni psicologo e psichiatra, senza se e senza ma
senza mai aver idea di cosa voglia dire essere me con voi, qui, in queste circostanze
nell’irrispetto oltraggioso,
nell’astio indistinto,
nella maleducazione assoluta,
nell’indifferenza totale,
nelle falsità palese,
nelle bugie mediocri,
nei non detti patetici,
neglio odi insignificanti,
nei compromessi irrilevanti,
nelle parole mai ascoltate,
nelle mura di una casa che ho implorato di abbandonare
cui devo invero sovente fare rientro
e ti ho difesa dinnanzi al mondo,
idolatrata sempre e comunque
ammirata, persino seguita e ascoltata
senza capire che eri più disperata e persa di me
Non prenderò colpa delle tue delusioni,
non prenderò uomini ingrati, come hai fatto tu
non ringrazierò chi mi picchia
non nasconderò l’inacettabile
per il “bene comune”
per il “quieto vivere”
il “buon senso”
sono nata priva di silenzio,
io urlo le ingiustizie,
io piango i dolori,
danzo sulla tastiera delle parole
e mi esprimo a costo di morire.
non sarò la donna autonoma per eccellenza,
sono fragile,debole e persa,
ma sarò consapevolmente sola con le ripercussioni
di chi non si accontenta, di chi completa se ama.
Giudicami, perchè bevo,
Giudicami, perchè non mi curo, ho i capelli a puttane, il cuore in frantumi e l’anima dispersa
Giudicami, perchè sto chiedendo perdono a chi non mi vuole, mi ha cancellata e fondamentalmente dimenticata
Giudicami, perchè non smetto di crederci, alla vita, alla rinascita, al poi e alle persone
giudicami! perchè vedo la bellezza altrove.
e sì, sono incurata, talvolta persino disperata, ma per lo più autentica.
Eppure vorrei anche dirti che, come avrai ormai inteso, i figli non sono chi vorremmo che fossero, altrimenti andremmo ad affitare un DVD e restituirlo entro h 1 se nongradito, senza commissioni
eppure nella vita le commissioni si pagano,
come l’I.V.A.
l’A.M.I.U, la T.A.S.I, la T.A.R.I ….
l’omosessualità, la bisessualità, l’anoressia, i terroni, l’alcolista, il drogato, il tossico,
al mondo piace dare un nome a tutto,
come se si potesse incasellare una persona in tale definizione.
Scusami se esulo da tutto, o forse rientro in ognuna…
mi spiace d’essere il tuo prezzo,
il mio è la vita,
Ti auguro di trovare
ciò che tanto vorresti trovassi io,
perchè io invece mi sono persa e non cerco altro.
con questa vita, priva di senso
priva di preavvisi e garanzie,
piena solo di energie,
ho imparato a farci i conti.
Io non giudico. Amo e mi tormento. Ma amare non comporta il giudicare o il subire i giudizi altrui. E poi si puó amare anche senza essere amati. Accettarlo. Ma non buttar via tutto e tutti e precludersi amicizie e incontri per la sola paura che l’amore possa voler dire aspettative disattese e critiche inattese. Mi manchi.