È mentre ti sposti,
scappi senza sosta
cerchi quello che non trovi
realizzi chi non sei
dimentichi chi sei stata
I ricordi, la mente oberata di ricordi,
violenti, si fanno spazio gli uni fra gli altri;
per frastornare il presente,
per ostacolare una precaria ricerca di sosta.
I luoghi rievocano sensazioni nascoste, superficialmente riappaiono gli sguardi come a non essersesene mai andati.
Le emozioni provate e involontariamente mai dimenticate. Alte velocità surclassate
Le città e le abitazioni che hanno rappresentato un guscio, quando credevo di essere forte.
Come se i chilometri potessero imporre silenzio al caos che invade la testa,
come se spostandomi allontanassi i problemi;
nella vana speranza che al rientro siano evaporati,
fedeli, mi ri-accolgono ogni volta.
Città indagate, strade consumate, bicchieri abbandonati, in notti pericolose, fatte di bramata inconsapevolezza.
Ma oggi so dove voglio tornare, ne conosco il motivo e mi sento quasi salva.
E credo sia una buona conquista.
Bellissimo testo, Soffio: trovo confermato l’importante salto di maturazione umana già rilevato in una tua precedente poesia e stavolta rinvengo pure un balzo nello stile, più pulito e alto.
Bravissima! Avanti così!
aloha
virginio