“Ti voglio Bella, Libera e Folle”

Ogni anno ricade il compleanno della mamma, la festa della mamma, la festa del papà, la festa della donna…
ogni anno in queste, come in molte altre occasioni, sento un immenso senso di gratitudine per la donna che ho avuto come madre controbilanciato da un altrettanto immenso senso di colpa per la figlia che sono e sono stata

Esser figli credo sia sinonimo, o quantomeno stretto parente, del rappresentare talvolta una gran delusione, dello sbagliare e dell’aver bisogno di qualcuno per assumersi le proprie responsabilità e pagare le note “conseguenze delle proprie azioni”…

Ancora oggi, fare gli “Auguri”, mi risulta alquanto banale e scontato
Ancora oggi sbaglio e soprattutto ancora oggi ho sempre bisogno di te.

Il più grande, complesso ed enigmatico rapporto che credo si possa riscontrare in un’intera esistenza reputo sia proprio quello con una madre.
Ognuno fa la Madre e il figli@ a modo proprio, eppure difficilmente si esula da
un cocktail di Amore puro e disinteressato, fastidiosa dipendenza e inconsapevole gratitudine costante.

Mi hai sempre detto “Capirai, se e quando sarai madre…”
Forse che abbiamo avuto madri diverse, storie diverse, vite diverse

Forse che abbiamo affrontato tutto il peggio assieme, io e te
Forse che si è creato qualcosa di più grande di Noi, che non abbiamo il potere di capire

Sonno tantissimi i “forse” che mi portano a realizzare ogni volta che sei la persona più importante, che anche se lo detesto mi capisci quando preferirei non essere capita, che anche senza dirlo esprimi proprio ciò che non volevo sentirti dire… che ascolti i miei non detti e, ahimè, mi conosci meglio di quanto probabilmente io conosca me stessa e capisci prima e meglio di me quando sto per cadere.

Grazie, dunque, per avermi insegnato ad essere “Bella, Libera e Folle”
per avermi rialzato quando non pensavo di farcela e per avermi mostrato che la vita va morsa, vissuta, goduta, patita e affrontata,

ma soprattutto, grazie per averlo fatto con me!