Ho 26 anni… risulto forse giovane alla vista di molti, seppure non mi sento tale
Ho 26 anni e ho ancora un’infinita necessità di scoprire, vivere e imparare
Ho 26 anni… dovrei essere cresciuta e maturata già solo per un criterio anagrafico: eppure no, mi comporto sovente in modo infantile, sono irascibile e irrazionale molto facilmente…
Eppure ho 26 anni e ho un sogno. Motivo per cui ho modo di accorgermi essere una cosa sempre più rara: perseguire un proprio sogno? Nessuno quasi osa più! Difficile trovare il modo e la voglia d’altronde
Perseguire un sogno è, a detta dei più: “tempo perso” “fatiche sprecate” … Vorrei fare l’idealista, ma ad oggi credo abbiano ragione coloro che sostengono ciò.
Eppure, poi penso alla parola “sogno”: essa d’altronde non deve essere per forza realizzabile, bensì quantomeno auspicabile.
Allora scelgo di nutrire il mio Sogno, seppure mi porterà via tempo, energia e speranza.
Mi aliena sovente e mi crea ansia infinita il solo pensiero del suo eventuale raggiungimento o mancato raggiungimento.
Poi penso anche che senso avrebbe tutto se non credessimo in chi siamo e in ciò che facciamo
Poi credo semplicemente che avere un Sogno è una condanna, che determina la vita e la rende Migliore (ciascuno ha e merita di avere il proprio sogno).
Al contempo, se ci si crede un minimo, il sogno è un regalo che fomenta la vita.
Ai Sogni che quasi mai divengono realtà, seppure talvolta…
Mia Carissima Soffio (o Sogno?), leggendo questa tua ultima, mi verrebbe da dirti: attenta all’uso delle parole!
La mia sensazione è che tutta la tua sofferenza ruoti intorno alla parola “sogno”, di per sé vacua. I tuoi problemi mi sembra sorgano dalla mera questione astratta del rapporto fra sogno e vita: ma perché definire sogno quella che è un’intima aspirazione del nostro cuore? Semplicemente perché chi ci sta vicino, non avendo avuto la forza di perseguire concretamente nella vita la propria aspirazione del cuore, così lo definisce?
Non essendo riusciti loro, nessuno può riuscirci – questo, il loro intrinseco ragionamento: da cui, la mortificazione che senti, perché dai fiducia alle loro scettiche convinzioni. In questa vita le più profonde aspirazioni del cuore non possono essere perseguite, e se perseguite, non potranno comunque essere raggiunte, restando sogno, mera chimera, tempo perso…
A parte che i sogni, come ha dimostrato Freud, rappresentano sempre una realtà molto concreta, perché definire sogno quello che senti essere un intimo moto del tuo cuore? Quel moto lo senti dentro, ti spinge nella vita, ti orienta, fomenta la tua vita – come scrivi acutamente: e vorresti vanificarlo, sterilizzarlo, considerandolo alla stregua di vana fantasia che ti porterà a perdere la vita concreta che invece hai in dote?
Una domanda: ma questi soloni che sentenziano con tanta sicumera su ciò che nella vita è sogno, e pertanto non va perseguito (a pena di sprecare vanamente il tempo), e ciò che invece è davvero vita, quali credenziali possono esibire per avere l’ardire di rivelare in maniera così banale quale sia il senso misterioso della vita (che a quanto mi risulta continua a sfuggire a ogni definizione)?
Ho trent’anni più di te, è da quando ho sedici anni che perseguo il moto intimo della mia anima (conoscere me stesso, conoscere davvero la realtà); ciò mi ha portato a condurre una vita rocambolesca, che è passata da una sponda all’altra. Non so bene in che misura questa mia aspirazione abbia trovato concreta realizzazione, ma sono contento di aver seguito i miei moti interiori: se non altro, oggi sono molto più vicino al mio cuore di quanto non lo fossi quarant’anni fa: non ho soverchi problemi a manifestarlo in condizioni favorevoli, mentre una volta per me era difficilissimo, data la spinta sociale che sentivo esercitata su di me e che quasi mi costringeva a manifestare soltanto ciò che altri desideravano io fossi.
Non so se ho realizzato la mia aspirazione giovanile, ma so per certo che ho realizzato concretamente qualcosa a me molto gradito proprio perché ho perseguito con costanza quell’aspirazione. Non l’ho mai chiamata sogno: forse avrei potuto definirla tale l’ultimo giorno della mia vita, se non ne fossi riuscito a cavare nulla. In ogni caso, mi sarei guardato bene dal generalizzare la mia esperienza: il fatto che io non fossi riuscito a realizzare in maniera soddisfacente le mie aspirazioni non avrebbe in alcun modo potuto costituire prova dell’impossibilità assoluta di realizzarle per chiunque. La storia dell’uomo è piena di esempi di esseri coraggiosi, che senza prestare orecchio alla delusione generale intorno a sé, hanno dato retta soltanto al loro cuore. Così ho fatto anch’io, nella misura in cui sono riuscito. E non me ne pento.
E con tutto il cuore ti invito a fare altrettanto, meravigliosa anima coraggiosa che illumini questo mondo popolato da troppe anime spente: avrai tutto il tempo, l’ultimo giorno della tua vita, per valutare se hai davvero inseguito un sogno, e se hai davvero perso tempo, sprecando la tua vita, a inseguirlo. Magari scoprirai che il senso profondo della vita per te è inseguire un sogno. Oppure ti renderai conto che quello che all’inizio appariva come sogno ai più, era in realtà la tua vita più vera e concreta.
Con i più sentiti auguri di buona vita, ti saluto con molto affetto.
Aloha
Io di anni ne ho 22, ho poco da insegnare e non ho sempre fatto le scelte giuste, ma ai sogni come li definisci tu io ci cerco. In fondo la vita è una sola, e certo è più facile rinunciarvi, seguire la strada ovvia, ma ci si perde un pezzo di felicita
Penso che la parte migliore è proprio il percorso, il cammino che percorriamo, viviamo, sentiamo per raggiungere quel sogno: ci rende vivi, fiduciosi, ci fa sentire di avere il potere sulla nostra vita. Certo, i momenti di difficoltà ci sono e ci saranno, ma penso che se ciò che stai cercando è sentito non saranno quest’ultime a fermarti.
Ti ammiro per la tua voglia e per il tuo coraggio.
In bocca al lupo 🍀
credere in se stessi e nel proprio valore e’ fondamentale. Spesso questo lo comprendiamo dopo aver percorso già buona parte della nostra vita. Liberati dalla preoccupazione dell’accettazione degli altri, di quella sociale, delle persone care. Liberati di questa stupida ed inutile necessità. Non è reale. Liberati e spiccherai il volo. 🙋♀️